Il principio di funzionamento della giunzione VTTJ è estremamente semplice. Due parti (almeno una di forma tubolare) sono avvitate una nell’altra con una certa interenza meccanica che crea una guarnizione metallica. Una parte presenta una cava cilindrica, la seconda presenta un anello conico, il cui diametro è leggermente maggiore di quello della cava cilindrica. Quando le due parti sono avvitate insieme, c’è una deformazione plastica nella regione di interferenza meccanica. La deformazione plastica genera una guarnizione assolutamente ermetica, come dimostrato da molti test svolti con diverse geometrie della giunzione. Per evitare lo svitamento delle due parti, e per rendere la giunzione compatibile con alti carichi termici e/o strutturali, si può procedere con una fase di finitura utilizzando un’elettrodeposizione galvanica di rame.
La nuova tecnica VTTJ permette di costruire giunzioni metalliche aventi una perfetta tenuta (compatibile con i requisiti di ambienti in ultra alto vuoto) che sono affidabili nel tempo anche in presenza di alte temperature e alti carichi strutturali. Il processo è svolto completamente a freddo, quindi in ogni fase i materiali non possono subire danni per surriscaldamento. D’altra parte, utilizzando le altre tecniche esistenti per generare giunzioni compatibili con il vuoto (come la saldatura per attrito, la saldatura a fascio elettronico, la brasatura ecc.) c’è sempre un certo surriscaldamento nella zona della giunzione, con possibili cricche o altri tipi di degradazione dei materiali (ricottura, ricristallizzazione, inclusioni ecc.).
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