La valutazione di marker bio-umorali oltre la valutazione clinica dei pazienti affetti da patologie infiammatorie croniche ne consentirebbe una loro più completa feno/endotipizzazione. La terapia personalizzata richiederebbe un profilo dei mediatori con rilevanza patogenetica e prognostica. Attualmente, la misura di molteplici biomarcatori non è inclusa nella valutazione del paziente perchè costosa e perchè richiede oltre che tempo anche laboratori centralizzati con personale e con attrezzature dedicate. L’attuale proposta è finalizzata allo sviluppo e alla validazione di sensori che siano equivalenti o superiori alle tecnologie standard in termini di affidabilità, costi e tempistica ma che siano di facile impiego per fornire informazioni diagnostiche su patologie infiammatorie croniche. Questi biosensori saranno applicati su campioni facilmente accessibili (sangue, urine, saliva, etc). Ciò sarà possibile per l’integrazione di un team multisciplinare che include ingegneri, biologi, biotecnologi e medici. Questi sensori innovative consentiranno una valutazione multidimensionale del paziente orientata verso una Medicina di Precisione.
La tecnologia proposta ha numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionalmente impiegati per la valutazione di marcatori solubili:
- facilità di impiego e di analisi dei dati;
- rapidità: risultato in meno di un’ora;
- facilmente trasportabile;
- bassa interferenza con le matrici dei campioni biologici.
Inoltre la proposta avrebbe un impatto in differenti aree. Innanzitutto porterebbe innovazione in ambito medico in quanto in grado di sviluppare un elemento sensibile che può misurare biomarcatori in fluidi biologici. Ciò porrebbe le basi per una medicina di precisione delle malattie croniche e per future applicazioni di telemedicina per il controllo giornaliero in remote del setting bio-umorale del paziente cronico. Forte impatto vi sarà anche nell’elettrocatalisi e nel sensing migliorando le conoscenze per misurare marcatori a bassissime concentrazioni.