Le forme più severe di asma e Broncopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) sono associate ad una scarsa risposta ai farmaci steroidei che ne rende necessario un impiego ad alto dosaggio con aumentata insorgenza di effetti collaterali. L’impiego delle nanotecnologie può costituire un approccio terapeutico innovativo per il trattamento di asma e BPCO. Lo sviluppo di nuove formulazioni inalatorie tramite l’utilizzo di nanomateriali e nanotecnologie innovative offre numerosi vantaggi rispetto alle formulazioni farmacologiche tradizionali. Le cellule epiteliali bronchiali sono uno dei target primari dei farmaci inalatori e offrono un modello di studio ideale per la valutazione della biocompatibilità e dell’efficacia di nuovi nanocarriers utilizzabili per via inalatoria, anche in condizioni di forte stress ossidativo tipico delle forme patologiche più severe. Attraverso l’analisi di segnali cellulari attivi in condizioni normali e/o patologiche, quali stress ossidativo, infiammazione e degenerazione cellulare si possono valutare gli effetti farmacologici delle nanoformulazioni, consentendo di esplorare le loro potenzialità come terapie innovative.
Lo sviluppo di nuovi nanocarrier, utilizzabili per il delivery di un’ampia varietà di principi attivi sia naturali che di sintesi, è realizzata dal Laboratorio di Polimeri Biocompatibili dell’Univ. di Palermo e dalla Sezione Scienze del Farmaco dell’Univ. di Cagliari attraverso la produzione di nuovi materiali polimerici e di nuovi sistemi. I nuovi sistemi di drug delivery hanno numerosi vantaggi: utilizzo di dosi ridotte che garantiscono l’efficacia terapeutica; riduzione delle farmacoresistenza; miglioramento della biodisponibilità; rilascio controllato del farmaco incorporato; incremento della deposizione sito specifica del principio attivo e maggiore ritenzione a livello polmonare; riduzione degli effetti collaterali. L’utilizzo di sistemi modello in vitro di epitelio respiratorio è realizzato dall’IRIB di Palermo e presenta il vantaggio di ricreare, in vitro, condizioni ad elevato stress ossidativo o infiammatorio, tipiche delle forme più severe di asma o BPCO. Tali modelli consentono di valutare l’applicazione dei nuovi nanosistemi anche in condizioni severe in cui le terapie tradizionali sono poco efficaci.