La piattaforma HistoPlat prevede lo sviluppo e validazione di un algoritmo matematico, potenzialmente abbinabile ad un software di analisi di immagine, che, mediante un approccio multiparametrico comprendente l’analisi immunoistochimica di espressione e di localizzazione di più marcatori, consenta all’istopatologo o all’oncologo di ottimizzare la diagnosi e la prognosi, e di prevedere la risposta clinica a terapie mirate verso target molecolari validati e/o innovativi, tenendo conto anche della variabilità individuale di ciascun paziente. La piattaforma multiparametrica proposta include componenti molecolari del pathway di Wnt/β-catenina ed il CD44 come indicatore multifunzionale di stadi tumorali avanzati e della malattia metastatica, oltre a parametri già in uso nella pratica diagnostica relativi a proliferazione cellulare (positività al Ki67 e indice mitotico). Inoltre, data la correlazione, recentemente riportata, tra i livelli di attivazione del pathway nel tessuto tumorale e i meccanismi di resistenza immunitaria, la piattaforma includerà anche l’espressione di marker di checkpoint immunitari.
I biomarker proposti, anche se riconosciuti da parte della comunità scientifica internazionale come cruciali per lo sviluppo di molti tumori, non sono ancora utilizzati in tools diagnostici/prognostici o predittivi della risposta terapeutica. L'approccio multiparametrico è attualmente utilizzato in diagnostica esclusivamente per valutare parametri molecolari ma non immunoistochimici. VANTAGGI COMPETITIVI HistoPlat si basa sulla diagnosi istologica e la localizzazione molecolare in immunoistochimica, economicamente sostenibile e ipoteticamente applicabile a gran parte dei distretti diagnostico-sanitari sia pubblici che privati, e si colloca in una prospettiva incentrata sulle caratteristiche del paziente, in linea con la medicina personalizzata. Un approccio multiparametrico che consenta il rilevamento simultaneo di molecole correlate al pathway e di marker di checkpoint immunitari potrebbe avere un valore predittivo nella risposta clinica ai trattamenti con gli inibitori dei checkpoint immunitari (ICIs) già in uso in clinica, e aprire nuove prospettive per lo sviluppo di nuove strategie di combinazione.