Le strutture di rete che necessitano l'utilizzo di una banca dati comune risentono del rischio insito nel trattamento di dati identificativi che sono necessari per consentire la condivisione delle informazioni e l'aggiornamento e trattamento dei dati con pari livello di accesso tra i nodi della rete. Questa condivisione però potrebbe comportare rischi di vulnerabilità nel momento in cui i dati identificativi sono scambiati tra i nodi della rete. Il sistema informativo proposto comporta lo scambio delle informazioni criptando i dati identificativi con una procedura di Hashing MD5 (RFC1321). Il codice univoco di ogni record viene generato inserendo tre informazioni identificative in possesso dei nodi della rete. L'ID criptato così generato non è reversibile, eliminando in tal modo il rischio di perdita delle informazioni identificative tramite data breach, ma è noto ai nodi della rete che in questa maniera possono condividere le informazioni e riferirle alla corretta identità.
Il Regolamento Privacy (sia quello in vigore che le leggi precedenti al 2016), che ha come scopo principale quello di proteggere la riservatezza di informazioni che potrebbero danneggiare gli interessati, ha per contro comportato una serie di adeguamenti tecnologici senza i quali alcune attività basate sull'uso di dati individuali non avrebbero potuto essere messe in atto. Quando si verifica la necessità di scambio di informazioni riservate nella massima sicurezza possibile la riservatezza può rappresentare un ostacolo molto difficile da arginare. Il sistema proposto ha proprio la caratteristica di aver trovato la modalità più conveniente per uno scambio sicuro all'interno di una rete chiusa ai cui nodi sono presenti operatori opportunamente addestrati. Il vantaggio principale risiede nel fatto che si può usare la modalità telematica per lo scambio di informazioni pseudonimizzate che rende la trasmissione immediata, controllata e tracciabile anche in presenza di informazioni riservate.