Viene proposto un Digital Geospatial Ecosystem (DGE), interoperabile e modulare, progettato, implementato e testato al fine di: acquisire in tempo reale, gestire e condividere dati geografici; rendere fruibili strumenti e funzionalità a supporto delle azioni di prevenzione, monitoraggio e mitigazione degli impatti da eventi estremi nonché di preparazione e risposta a situazioni emergenziali. Il DGE è composto dai seguenti moduli:
- acquisizione dati: web tools per la raccolta in tempo reale di dati geolocalizzati e strutturati, multi-sorgente/multi-scala;
- supporto alle decisioni (DSS) progettato utilizzando Reti di Petri, supporta il processo decisionale in fase di preparazione e risposta a eventi emergenziali;
- visualizzazione e condivisione dei dati: un Geoportale, GIS-based, conforme agli standard OGC e principi FAIR.
Il DGE prevede un’architettura distribuita ed è composto da vari Nodi (distribuiti sul territorio) con differenti funzioni e permessi.
In un unico ambiente operativo, modulare e interoperabile, il decisore ha a disposizione dati, strumenti e funzionalità a supporto delle fasi di pianificazione (prevenzione, monitoraggio e mitigazione degli impatti da eventi naturali estremi) e di preparazione e gestione di eventi emergenziali. Il cuore del DGE è rappresentato dal DSS, progettato e implementato per la modellazione di processi complessi che richiedono flussi di lavoro secondo azioni mutuamente esclusive, concorrenti o sequenziali. Questo rende il DGE estremamente flessibile e utilizzabile ovunque venga richiesta la disponibilità di dati a supporto di flussi procedurali. Da ultimo, il tipo di architettura distribuita e dockerizzata, permette: 1. facile distribuzione a livello territoriale; 2. semplicità nella messa in opera di nuovi nodi. Il DGE è già in uso, in formato prototipale, presso alcune Amministrazioni dello Stato e la Croce Rossa Italiana.