Gli specchi per applicazioni spaziali, oltre ad offrire le necessarie caratteristiche ottiche, devono essere leggeri, resistenti alle sollecitazioni meccaniche del viaggio, ed insensibili alle escursioni termiche legate ai cicli luce-ombra. I materiali ottici standard soddisfano facilmente i requisiti ottici e termici, ma sono fragili, e necessitano di alti spessori (normalmente 1/6 del diametro). Questo li rende molto pesanti, e l'unica soluzione possibile è alleggerirli al massimo, asportando il materiale dalla faccia posteriore, pur preservando caratteristiche ottiche e meccaniche sufficienti. I tentativi di realizzare specchi in fibra di carbonio non hanno dato esito soddisfacente dal punto di vista ottico. La tecnologia proposta mira a superare queste limitazioni, introducendo un nuovo materiale composito per la realizzazione di specchi. Oltre al settore spaziale, questa tecnologia può trovare impiego in quegli scenari caratterizzati da forti vibrazioni ed escursioni termiche.
Proponiamo un materiale ottico innovativo che, a fronte di caratteristiche ottiche di altissima qualità, offre basso peso specifico e proprietà meccaniche e termiche tali da permetterne l'uso in ambienti estremamente ostili. L'ottica spaziale è un settore tecnologico già maturo. Un possibile miglioramento è di rendere più economico il dispiegamento di apparati ottici nello spazio, riducendone il peso. Malgrado ciò, uno specchio di soli 50 cm di diametro ha un peso di decine di chili. Tenendo conto che il costo di "spedizione" è di 20-40 k€/kg, il vantaggio della riduzione del peso a pochi kg è evidente. Il materiale proposto può trovare applicazioni anche avioniche e terrestri, quando siano presenti forti sollecitazioni meccaniche ed ampie escursioni termiche.