E’ stato sviluppato un sistema di micro-cogenerazione distribuita per la produzione autonoma di energia termica (tra i 25 e i 70 kWth ) ed elettrica (tra i 5 e i 10 kWel), in modo continuo e programmabile, a partire da biomasse eterogenee. Una efficienza termica globale maggiore dell’80 %, la disponibilità di energia elettrica e termica h24h 365g/anno in ogni regione non desertificata del mondo, anche la più remota, bassissimi livelli di emissioni di inquinanti gassosi e solidi e la possibilità di alimentazione con diversi tipi di biomasse principalmente vegetali, sono i parametri di riferimento delle prestazioni previste.
Esso si basa su un innovativo schema di accoppiamento tra un combustore a letto fluido ed un motore Stirling che vede lo scambiatore del motore direttamente immerso nel letto. Ciò determina uno scambio termico estremamente efficiente ed elimina i problemi di fouling dello scambiatore che affliggono tutti i sistemi basati su caldaie a biomassa tradizionali.
I micro-generatori da fonti rinnovabili tradizionali (fotovoltaici, eolici, solari termici e termodinamici), non forniscono energia in maniera continua e programmabile a meno di accoppiare costosi e problematici sistemi di accumulo (batterie e accumuli termici) e raramente sono cogeneratori, al contrario del sistema proposto. Le biomasse residuali autoprodotte o disponibili a km zero, di costo molto contenuto o addirittura negativo (risparmio sui costi di smaltimento), attraverso semplici pretrattamenti, sono utilizzate con successo nei combustori a letto fluido . La biomassa può essere stoccata per tempi lunghi in depositi di semplice realizzazione. Queste caratteristiche, insieme alla elevata robustezza, silenziosità e ridotta manutenzione dei motori Stirling, determinano un costo complessivo di esercizio concorrenziale. Ad altissimo potenziale sono i mercati nei settori residenziali, agro-industriali e dei servizi, e la autosufficienza energetica delle regioni sottosviluppate.