Piattaforma per l’analisi dell’interferenza endocrina e citotossica di composti e molecole di origine naturali o di sintesi volta all’identificazione di potenziali “endocrine disruptors”

Al giorno d’oggi nell’ambiente e nei prodotti alimentari è presente una quantità di composti, sia naturali che di sintesi, il cui ruolo a livello dell’organismo non è ancora determinato né indagato. In particolare, le analisi di routine per le sostanze immesse nel mercato valutano tossicità e effetti morfologici in modelli cellulari, evidenziando gli effetti prettamente macroscopici di potenziali composti bioattivi. Questo potrebbe portare a sottovalutare le conseguenze a lungo termine di un contatto prolungato e cronico del nostro organismo con queste sostanze, come si è verificato recentemente per i composti perfluoroalchilici (PFAS). In questo contesto, il nostro laboratorio mette a disposizione la sua consolidata esperienza, gli strumenti e le metodologie acquisiti nel corso di diversi anni di ricerche nel campo, per le analisi del potenziale effetto negativo sul sistema endocrino (azione dei cosiddetti interferenti endocrini, “endocrine disruptors”), oltre al più canonico effetto citotossico, di sostanze e composti sia presenti naturalmente che sintetizzati chimicamente, utilizzati e/o proposti sul mercato dalla produzione nel campo alimentare, farmaceutico e dei materiali (tessile, packaging, processamento cibo).

La tecnologia che proponiamo è quindi di estrema rilevanza per aziende che si occupano di alimentazione, materiali innovativi, farmaceutica e nutraceutica, nonché di sorveglianza ambientale, poichè fornirebbe un accurato studio pre-commerciale e una validazione scientifica dell’azione biologica delle molecole presenti nei prodotti esistenti o in quelli da immettere sul mercato.