I geopolimeri sono polimeri inorganici sintetici ottenuti da una polvere alluminosilicatica e una soluzione acquosa di idrossidi o silicati alcalini. Il materiale è mesoporoso e si può generare una porosità multidimensionale e funzionale attraverso l’aggiunta di cariche o utilizzo di tecniche specifiche.
Tecnologie
In questa sezione è possibile visionare, anche attraverso ricerche mirate, le tecnologie presenti nel Database di PROMO-TT. Per maggiori informazioni sulle tecnologie e per contattare i Team di Ricerca del CNR che le hanno sviluppate è necessario rivolgersi al Project Manager (vedi i riferimenti in fondo a ogni scheda).
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Le attuali SPECT per arrivare a risoluzioni spinte, utilizzano una tecnologia multi-pinholes che necessita di numerosi trattamenti dei dati per limitare gli effetti di distorsione sulle immagini. La nuova SSR-SPECT, al contrario, utilizza un collimatore a fori paralleli quindi non necessita di rielaborazioni numeriche dei dati per ottenere informazioni corrette sulle immagini, pur garantendo risoluzioni spaziali prossime a quelle dei pinholes mediante l'acquisizione di sequenze di immagini tra loro traslate.
Il Q-PLL è un circuito nonlineare che può mantenere un aggancio quando è forzato da due frequenze incommensurabili.
La frequenza di aggancio è una terza frequenza selezionata parametricamente tra quelle previste dalla teoria della risonanza di tre frequenze nei sistemi dinamici. In particolare, la frequenza di aggancio forma, insieme alle frequenze forzanti, una risonanza di tre frequenze che è strettamente legata alla percezione dell'altezza dei suoni nell'apparato auditivo.
La tecnologia riguarda la realizzazione di antenne ottiche planari composte da film sottili in metallo e materiali dielettrici per l’efficiente direzionamento della luce emessa da sorgenti luminose, quali molecole fluorescenti e bio-marcatori. Si compongono di uno strato riflettore, adiacente al substrato, ed uno direttore, semiriflettente, tra i quali è posizionato l’emettitore, integrato in uno strato omogeneo dielettrico.
Backplane ottico di interconnessione tra schede di un apparato ICT ad alta capacità, data-center, server e del relativo metodo di assemblaggio automatico. La soluzione è basata su connessioni ottiche tra schede con un layout ottimizzato su un supporto dotato di vincoli meccanici che comportano deformazioni controllate delle fibre ottiche commerciali con connettori standardizzati. L’intero circuito di interconnessione è parzializzato in N circuiti indipendenti ognuno dei quali realizza le connessioni tra tutte le schede (Full-Mesh).
E’ stato sviluppato un sistema di micro-cogenerazione distribuita per la produzione autonoma di energia termica (tra i 25 e i 70 kWth ) ed elettrica (tra i 5 e i 10 kWel), in modo continuo e programmabile, a partire da biomasse eterogenee.
Compact-GC è un modulo analitico per la pre-concentrazione purge&trap e la separazione (gas)-cromatografica di un campione, realizzato interamente da componentistica MEMS. I due MEMS analitici (pre-concentratore e colonna GC) sono interconnessi da un manifold micro-fluidico, anche esso MEMS. Il manifold micro-fluidico, oltre ad interconnettere i due MEMS analitici, integra le micro-valvole che implementano il ciclo analitico.
I batteriofagi filamentosi per dimensione, biodistribuzione in vivo e facilità di ingegnerizzazione, sono considerati nanoparticelle naturali. La tecnologia sviluppata permette la costruzione di fagi veicolanti antigeni proteici e lipidi immunomodulanti. Grazie all’alto contenuto di residui idrofobici, le proteine del capside fagico hanno alta affinità di legame ai lipidi, permettendo la coniugazione di lipidi immunostimolatori.
Le piante hanno un enorme potenziale per contribuire alla soluzione di un gran numero di problemi che il mondo moderno deve affrontare, che vanno da una scarsa resa dei raccolti a problemi causati dai cambiamenti climatici globali. Il nostro team è in prima linea nell’applicazione e promozione delle biotecnologie vegetali (dalle PCR all’ NGS) per lo studio delle risposte delle piante agli stress biotico e abiotico.
La presente tecnologia permette di ottenere nuovi materiali polimerici macroporosi e superassorbenti in grado di rimuovere contaminanti tossici dall'acqua e dal suolo. In particolare il nostro sistema possiede ottime proprietà sequestranti nei confronti di ioni arseniato As(V), cromato Cr (VI), and borate (III). I materiali sono realizzati mediante criopolimerizzazione radicalica del monomero 4’-vinil-benzil-N-metil-D-glucammina e/o di sue miscele con idrossietil-metacrilato (HEMA).
Il dispositivo portatile ha lo scopo di valutare l’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da una apparecchiatura di risonanza magnetica. Il dispositivo (dosimetro) permette di approfondire l’analisi e lo studio dei problemi relativi all’esposizione degli operatori, a partire dagli aspetti tecnico-scientifici correlati all’esposizione, consentendo di realizzare un manuale di buone pratiche (best pratices) nonché di migliorare la formazione professionale degli operatori.
Dispositivo robotico portabile per la riabilitazione neuromotoria bilaterale. Un’opportuna struttura meccanica ed una serie di accessori intercambiabili opportunamente studiati consentono l’esecuzione di svariati gesti motori degli arti superiori, coinvolgendo diversi distretti articolari. La possibilità di essere utilizzato con entrambi gli arti, contribuisce al recupero della coordinazione motoria e facilita il meccanismo di plasticità cerebrale. Alcuni assi rotativi di cui è dotato il dispositivo sono motorizzati e sensorizzati.
La presente tecnologia consiste in un’applicazione di e-health. Lʼapplicazione DragONE nasce dalle indicazioni delle Linee Guida mondiali per la gestione dellʼasma che promuovono lʼopportunità di implementare una valutazione multidimensionale dellʼasma pediatrico avvalendosi di sistemi innovativi. DragONE consente di registrare dati sul controllo soggettivo dellʼasma ed è in grado di restituire in forma di pittogrammi di semplice comprensione per i bambini (draghetto rosso, giallo o verde) informazioni sullo stato di benessere percepito dal paziente.
Il doping molecolare (MD) è un metodo di drogaggio basato sull’uso di soluzioni liquide. Il precursore del drogante è in forma liquida e il materiale da drogare viene immerso nella soluzione. Durante il processo di immersione, la molecola contenente l’atomo drogante si deposita sulla superficie del materiale formando un monostrato autoassemblato, cioè ordinato e compatto. Attraverso un successivo trattamento termico, si ha la decomposizione della molecola e la diffusione del drogante.
La tecnologia proposta riguarda lo sviluppo di un nuovo filtro solare ottenuto dalle spine di merluzzo, secondo i principi dell’economia circolare. Il filtro solare è una polvere rossiccia, costituita da idrossiapatite (un fosfato di calcio, componente principale delle ossa umane) modificato con ferro. È preparato con un processo semplice e scalabile (trattamento delle spine in soluzione di ferro e poi a 700 oC) e che può essere adattato per spine di altri pesci.