Il procedimento consiste nel fabbricare membrane composite formate da una matrice polimerica che ingloba una carica di cristalli bidimensionali esfoliati secondo la tecnica avanzata wet-jet milling. Un materiale stratificato è micronizzato per mezzo di getti liquidi a pressione controllata. Materiali bidimensionali con spessore e dimensione laterale nanometrici sono dispersi in un fluido e veicolati all’interno di una matrice polimerica porosa con specifica morfologia.
Tecnologie
In questa sezione è possibile visionare, anche attraverso ricerche mirate, le tecnologie presenti nel Database di PROMO-TT. Per maggiori informazioni sulle tecnologie e per contattare i Team di Ricerca del CNR che le hanno sviluppate è necessario rivolgersi al Project Manager (vedi i riferimenti in fondo a ogni scheda).
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L’invenzione è un metodo di sintesi colloidale di nanomateriali di semiconduttori V-VI-VII non contenenti elementi tossici. Questo è il primo metodo in assoluto che consente di sintetizzare nanomateriali di semiconduttori ad anioni misti senza elementi tossici, tra i quali i nanocristalli di calcoalogenuri di bismuto, considerati fra i più promettenti candidati alle future tecniche di conversione dell’energia luminosa.
L'inserimento di programmi eseguibili all'interno di QR code è una nuova tecnologia, abilitante per molti contesti applicativi della vita di tutti i giorni. In tutte le condizioni in cui l'accesso a Internet risulti non disponibile, l'utilizzo di un QR code è limitato alla lettura dei dati in esso contenuti, senza nessuna possibilità di interazione.
I quarzi di tipo a tuning fork sono impiegati nella microscopia a scansione di forza atomica (AFM), e alcune tecniche derivate, come sensori ad elevata sensibilità delle interazioni, sia di tipo conservativo che dissipativo, della sonda nanometrica del microscopio AFM con la superficie in indagine. Tuttavia, nella risposta del sensore i contributi dei due tipi di interazione risultano convoluti, non consentendo di effettuare misure pienamente quantitative delle grandezze di interesse.
La proposta consiste in un sensore quantistico basato su un risonatore superconduttore. Il principio di funzionamento del sensore sfrutta la crescita esponenziale della suscettibilità in prossimità di una transizione di fase critica, attraverso la quale il sistema passa rapidamente da uno stato di equilibrio ad uno di forte emissione, in risposta a deboli segnali elettromagnetici. Il sensore permette quindi di rilevare la presenza di segnali nelle microonde o nelle frequenze radio, con una sensibilità che raggiunge il limite di detezione di singolo fotone.
Il nostro Istituto sviluppa sensori a basso costo su substrato plastico per la rilevazione di gas e composti organici volatili (VOCs). I dispositivi in questione rappresentano il prodotto della combinazione di molteplici tecniche di fabbricazione, facilmente scalabili, con materiali attivi, quali ossidi metallici nanostrutturati e miscele di nanostrutture decorate con nanoparticelle metalliche, che assicurano un’elevatissima sensibilità agli analiti in esame (nell’ordine delle centinaia di ppb).
Le tecnologie di flusso per la sintesi di intermedi chimici hanno grandi potenzialità a livello industriale e la sintesi di nanoparticelle (NPs) può velocizzare lo sviluppo di nuovi prodotti. In questo contesto si inserisce la tecnologia per la sintesi di NPs. Nello specifico, le NPs (Au, Ag, o Pt) vengono sintetizzate in un singolo passaggio e sono funzionalizzate con stabilizzanti polimerici (come PVP, PVA, PEG o altri) o con frammenti tio-glicosidici.
La tecnologia ha per oggetto un sistema e un processo per la prospezione geofisica aeromagnetica. La prospezione geofisica è una tecnica di indagine non distruttiva del sottosuolo che consiste nella misurazione, tramite specifici strumenti di misura, di alcuni parametri fisici del terreno che possono rivelarne la struttura, così come la presenza di oggetti sepolti. Una tecnica di prospezione geofisica è la prospezione magnetometrica. L’indagine magnetometrica trova applicazione in svariati ambiti: monitoraggio ambientale (ad es.
Presentiamo una tecnologia per l’isolamento multiscala (analitica-di laboratorio-di produzione) di Vescicole Extracellulari (VE), che supera le limitazioni dei metodi attualmente disponibili.
Lo strumento in via di sviluppo consiste in uno spettrometro Raman portatile non convenzionale. Gli spettrometri Raman rilevano la composizione molecolare della superficie dei materiali, essenziale per la loro identificazione. La peculiarità dello strumento in oggetto consiste nell’acquisizione simultanea di spettri Raman a fuoco sulla superficie del materiale e a diverse distanze (offset) micrometriche dal punto di focalizzazione del fascio laser.
La Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare allo Stato Solido (SSNMR) è oggi una delle tecniche più potenti per la caratterizzazione di materiali e sistemi solidi, ma anche di materiali cosiddetti “soffici”. Questa spettroscopia permette di caratterizzare in dettaglio le proprietà strutturali e dinamiche su ampie scale spaziali (0.1-100 nm) e temporali (102-10-11 s). Conoscere queste proprietà significa ottenere una conoscenza profonda di un materiale e orientarne il design e l’ottimizzazione.
Recentemente, è stato dimostrato che la spettroscopia Raman può svolgere un ruolo fondamentale per coadiuvare il lavoro dell’anatomopatologo permettendo di effettuare classificazione di campioni oncologici con accuratezza praticamente del 100% nella diagnosi oncologica.
La strumentazione si basa sulla tomografia di resistivitá elettrica (ERT) che è la tecnologia geofisica non invasiva utilizzata per avere informazioni sui corpi anomali eventualmente presenti nel sottosuolo. La base teorica risiede nelle diverse proprietà elettriche dei litotipi presenti nel sottosuolo.
La presente tecnologia è volta a risolvere le principali problematiche degli impianti dentali transmucosi: le mucositi perimplantari, le perimplantiti e l’epithelial downgrowth. La strategia si basa sullo sviluppo di una superficie in grado di favorire la crescita orientata dei tessuti molli (gum sealing) di limitare a livello del colletto la crescita di questi tessuti, limitare l’adesione dei batteri ed, eventualmente, presentare un’azione antibatterica.
La tecnologia proposta si basa sulla micro-fabbricazione di elettrodi capaci di generare onde acustiche superficiali (SAW) con frequenze ben definite, su substrati piezoelettrici. Il principio di funzionamento di un sensore ad onde acustiche superficiali è legato alla variazione delle caratteristiche dell’onda acustica che si propaga sul dispositivo (es. velocità dell’onda sul substrato, ecc.) causata dell’interazione con l’ambiente che lo circonda (es. interazione di un analita sulla superficie del dispositivo, deformazione del substrato stesso, ecc.).