Le attuali SPECT per arrivare a risoluzioni spinte, utilizzano una tecnologia multi-pinholes che necessita di numerosi trattamenti dei dati per limitare gli effetti di distorsione sulle immagini. La nuova SSR-SPECT, al contrario, utilizza un collimatore a fori paralleli quindi non necessita di rielaborazioni numeriche dei dati per ottenere informazioni corrette sulle immagini, pur garantendo risoluzioni spaziali prossime a quelle dei pinholes mediante l'acquisizione di sequenze di immagini tra loro traslate.
Tecnologie
In questa sezione è possibile visionare, anche attraverso ricerche mirate, le tecnologie presenti nel Database di PROMO-TT. Per maggiori informazioni sulle tecnologie e per contattare i Team di Ricerca del CNR che le hanno sviluppate è necessario rivolgersi al Project Manager (vedi i riferimenti in fondo a ogni scheda).
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Il Q-PLL è un circuito nonlineare innovativo che è in grado di sincronizzarsi ad un segnale composto da due o più frequenze incommensurabili (forzante).
Se la forzante contiene due frequenze preponderanti, la frequenza di aggancio è una terza frequenza selezionata parametricamente tra quelle previste dalla teoria della risonanza di tre frequenze nei sistemi dinamici.
In particolare, la frequenza di aggancio è strettamente legata alla percezione dell'altezza dei suoni quando l'apparato l'apparato auditivo è stimolato dalla stessa forzante.
Il dispositivo descritto riguarda un sistema di imaging, programmabile e autonomo per l'acquisizione e l'elaborazione di immagini di soggetti con dimensioni superiori ad un 1 cm (es. Zooplancton gelatinoso, pesci, rifiuti, manufatti), presenti sul fondale marino oppure lungo la colonna d'acqua, in acque profonde oppure costiere. Il dispositivo è in grado di riconoscere e classificare il contenuto dell'immagine acquisite attraverso algoritmi di riconoscimento e classificazione di immagini.
Il dispositivo portatile ha lo scopo di valutare l’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da una apparecchiatura di risonanza magnetica. Il dispositivo (dosimetro) permette di approfondire l’analisi e lo studio dei problemi relativi all’esposizione degli operatori, a partire dagli aspetti tecnico-scientifici correlati all’esposizione, consentendo di realizzare un manuale di buone pratiche (best pratices) nonché di migliorare la formazione professionale degli operatori.
Dispositivo robotico portabile per la riabilitazione neuromotoria bilaterale. Un’opportuna struttura meccanica ed una serie di accessori intercambiabili opportunamente studiati consentono l’esecuzione di svariati gesti motori degli arti superiori, coinvolgendo diversi distretti articolari. La possibilità di essere utilizzato con entrambi gli arti, contribuisce al recupero della coordinazione motoria e facilita il meccanismo di plasticità cerebrale. Alcuni assi rotativi di cui è dotato il dispositivo sono motorizzati e sensorizzati.
La presente tecnologia consiste in un’applicazione di e-health. Lʼapplicazione DragONE nasce dalle indicazioni delle Linee Guida mondiali per la gestione dellʼasma che promuovono lʼopportunità di implementare una valutazione multidimensionale dellʼasma pediatrico avvalendosi di sistemi innovativi. DragONE consente di registrare dati sul controllo soggettivo dellʼasma ed è in grado di restituire in forma di pittogrammi di semplice comprensione per i bambini (draghetto rosso, giallo o verde) informazioni sullo stato di benessere percepito dal paziente.
La tecnologia da noi sviluppata, chiamata "Zinc-Finger Artificial Transcription Factors (ZF-ATFs)", permette di progettare, costruire e selezionare geni artificiali codificanti per proteine in grado di riconoscere e legare "potenzialmente" qualsiasi sequenza di DNA.
Abbiamo utilizzato la tecnologia ZF-ATF per riprogrammare l’espressione di geni "benefici" in grado di contrastare efficientemente l'effetto negativo di geni mutati correlati a patologie rare.
Oggetto della tecnologia è lo sviluppo di una piattaforma di idrogeli iniettabili per applicazioni nel rilascio localizzato di farmaci e nella medicina rigenerativa. Caratteristica che accomuna tutti i sistemi che rientrano nell’ambito della tecnologia è l’impiego di poli(eteri uretani) (PEU) ingegnerizzati ad-hoc come polimeri costituenti gli idrogeli.
Il conteggio di fotone singolo correlato nel tempo (TCSPC) è considerato il metodo "gold-standard" per le misure di vita media di fluorescenza. Tuttavia, TCSPC richiede l'utilizzo di rivelatori altamente sensibili, non adatti a misurazioni in condizioni di luce ambiente intensa, impedendone così l’utilizzo nelle applicazioni cliniche. L'invenzione qui descritta risolve questo problema sincronizzando la rivelazione della fluorescenza con una sorgente di luce esterna, in modo che i fotoni di fluorescenza e della luce di illuminazione siano temporalmente separati.
L’invenzione riguarda un apparato per la misura della superficie tri-dimensionale (3-D) del mare da piattaforme in movimento (galleggianti). In particolare, l’invenzione è costituita da due o più videocamere digitali sincronizzate che inquadrano, da punti di vista distinti e in remoto, una porzione comune della superficie mare. Un processo di triangolazione permette di ottenere da queste immagini la ricostruzione tri-dimensionale della superficie del mare. L’invenzione si presta particolarmente alla misura delle onde di mare.
La proposta riguarda lo sviluppo del metodo G.A.T.CD4 (Gliadin-activated CD4+ T cells) che consente di evidenziare, nel sangue periferico, i linfociti T CD4+ reattivi ai peptidi tossici della gliadina, la principale proteina costituente il glutine dei cereali.
Un approccio innovativo per la cura delle ulcere diabetiche e venose, caratterizzate da un difficile processo di guarigione e pertanto a rischio potenziale di infezione e quindi di ospedalizzazione e amputazione dell’arto, è rappresentato dalla somministrazione locale di fattori "bioattivi" attraverso l'uso di matrici sintetiche e/o biologiche che consentono un rilascio graduale e controllato in modo da ottenere così una guarigione migliore e in tempi più rapidi.
I modelli 3D organotipici di carcinoma ovarico sono mimo-tumori multicellulari contenenti matrici extracellulari definite, come collagene e fibronectina, cellule tumorali ovariche con caratteristiche genetiche/molecolari specifiche e uno o più tipi di cellule stromali associate al cancro (fibroblasti, cellule mesoteliali, cellule endoteliali) per mimare specifiche nicchie metastatiche (omento, peritoneo, stroma interstiziale) e le complesse interazioni all'interno dei tessuti tumorali.
Lo sviluppo degli strumenti per il genome editing ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo e affrontiamo la genetica. L’utilizzo di Cas9 o delle sue varianti permette di agire su siti specifici del genoma umano inducendo delezioni ed inserzioni in maniera più o meno controllata. Negli ultimi anni è emersa una nuova classe di strumenti per il genome editing: i base editor (BE), frutto della fusione tra una Cas9 modificata, che serve per indirizzare il BE sul bersaglio, e una deaminasi attiva sul DNA, che media l’editing C>T o A>G.
Recentemente, le vescicole si sono dimostrate uno strumento prezioso e innovativo contro le malattie neurodegenerative. In particolare, nel settore Biotech ci si aspetta una sempre più profonda penetrazione di nuovi modelli di cura e farmaci biologici basati su terapie cellulari, subcellulari e vescicole
Il brevetto si basa sulla produzione di nanovescicole a base di mielina (MyVes) prodotte mediante microfluidica a partire dalla mielina estratta da tessuto cerebrale. Tali vescicole trovano due grandi campi di applicazioni come potenziali farmaci o come integratori/nutraceutici.