Le attuali SPECT per arrivare a risoluzioni spinte, utilizzano una tecnologia multi-pinholes che necessita di numerosi trattamenti dei dati per limitare gli effetti di distorsione sulle immagini. La nuova SSR-SPECT, al contrario, utilizza un collimatore a fori paralleli quindi non necessita di rielaborazioni numeriche dei dati per ottenere informazioni corrette sulle immagini, pur garantendo risoluzioni spaziali prossime a quelle dei pinholes mediante l'acquisizione di sequenze di immagini tra loro traslate.
Tecnologie
In questa sezione è possibile visionare, anche attraverso ricerche mirate, le tecnologie presenti nel Database di PROMO-TT. Per maggiori informazioni sulle tecnologie e per contattare i Team di Ricerca del CNR che le hanno sviluppate è necessario rivolgersi al Project Manager (vedi i riferimenti in fondo a ogni scheda).
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AIDD è uno strumento integrato e un modo radicalmente nuovo per scoprire nuovi farmaci per le malattie neurodegenerative (Alzheimer, Epilessia, Ageing, ecc.). Consente di testare in anticipo possibili applicazioni terapeutiche, utilizzando modelli dettagliati in silico di neuroni e reti neuronali, portando a un'implementazione clinica più agevole di farmaci nuovi e/o più specifici con proprietà terapeutiche uniche. L'obiettivo principale dell'approccio computazionale del sistema AIDD è fornire alla comunità delle neuroscienze uno strumento unico per la scopert
Il metodo è basato su sequenziamento per mappare l'accessibilità di eucromatina ed eterocromatina. Il metodo si basa sull'estrazione in sequenza di frazioni nucleari distinte contenenti: proteine solubili (frazione S1); il surnatante ottenuto dopo il trattamento con DNasi (frazione S2); cromatina DNasi-resistente estratta con un buffer ad alto contenuto di sale (frazione S3); e la porzione più condensata e insolubile di cromatina, estratta con urea che solubilizza le restanti proteine e membrane (frazione S4).
Dispositivi biomedicali inerti con funzione portante modulabile dotati di una peculiare microstruttura composita multi-dominio. Il sistema compositivo di riferimento è Zirconia-Allumina con composizione complessiva prevalente di zirconia o allumina customizzabile.
Abbiamo identificato composti che mostrano un’azione neuroprotettiva in vivo, in modelli di malattie neurodegenerative (es. SMA, Parkinson, Alzheimer, Huntington) ottenuti nell’organismo modello C. elegans. Questi composti consistono in: miscele di estratti naturali (in numero di 22), molecole naturali (15) e molecole sintetiche (11).
I batteriofagi filamentosi per dimensione, biodistribuzione in vivo e facilità di ingegnerizzazione, sono considerati nanoparticelle naturali. La tecnologia sviluppata permette la costruzione di fagi veicolanti antigeni proteici e lipidi immunomodulanti. Grazie all’alto contenuto di residui idrofobici, le proteine del capside fagico hanno alta affinità di legame ai lipidi, permettendo la coniugazione di lipidi immunostimolatori.
I nanofili di silicio (SiNWs) sono strutture con diametri che possono variare da qualche decina a qualche centinaia di nanometri, e lunghezze che vanno da poche centinaia di nanometri a millimetri. I SiNWs sono realizzati presso i laboratori dell'IMM-CNR, sezione di Roma, con tecnologie di tipo bottom-up, come la deposizione PECVD (plasma enhanced chemical vapor deposition), a temperature di crescita sufficientemente basse (≤350°C) da essere compatibili con substrati plastici o vetrosi.
Dispositivo robotico portabile per la riabilitazione neuromotoria bilaterale. Un’opportuna struttura meccanica ed una serie di accessori intercambiabili opportunamente studiati consentono l’esecuzione di svariati gesti motori degli arti superiori, coinvolgendo diversi distretti articolari. La possibilità di essere utilizzato con entrambi gli arti, contribuisce al recupero della coordinazione motoria e facilita il meccanismo di plasticità cerebrale. Alcuni assi rotativi di cui è dotato il dispositivo sono motorizzati e sensorizzati.
La presente invenzione ha per obiettivo un dispositivo scintigrafico modulare, ad elevata risoluzione spaziale, in grado di realizzare aree di indagine di varie forme e dimensioni, di forma compatta e di essere utilizzato in diverse tipologie di applicazioni.
La tecnologia da noi sviluppata, chiamata "Zinc-Finger Artificial Transcription Factors (ZF-ATFs)", permette di progettare, costruire e selezionare geni artificiali codificanti per proteine in grado di riconoscere e legare "potenzialmente" qualsiasi sequenza di DNA.
Abbiamo utilizzato la tecnologia ZF-ATF per riprogrammare l’espressione di geni "benefici" in grado di contrastare efficientemente l'effetto negativo di geni mutati correlati a patologie rare.
Oggetto della tecnologia è lo sviluppo di una piattaforma di idrogeli iniettabili per applicazioni nel rilascio localizzato di farmaci e nella medicina rigenerativa. Caratteristica che accomuna tutti i sistemi che rientrano nell’ambito della tecnologia è l’impiego di poli(eteri uretani) (PEU) ingegnerizzati ad-hoc come polimeri costituenti gli idrogeli.
Il conteggio di fotone singolo correlato nel tempo (TCSPC) è considerato il metodo "gold-standard" per le misure di vita media di fluorescenza. Tuttavia, TCSPC richiede l'utilizzo di rivelatori altamente sensibili, non adatti a misurazioni in condizioni di luce ambiente intensa, impedendone così l’utilizzo nelle applicazioni cliniche. L'invenzione qui descritta risolve questo problema sincronizzando la rivelazione della fluorescenza con una sorgente di luce esterna, in modo che i fotoni di fluorescenza e della luce di illuminazione siano temporalmente separati.
Le strategie terapeutiche contro il cancro aventi come target il ciclo cellulare hanno generalmente fallito nella clinica in quanto prive dell’indice terapeutico necessario a produrre una risposta importante contro le cellule tumorali senza avere al contempo effetti citotossici sulle cellule sane. La chinasi NEK6, implicata nel controllo del ciclo-cellulare, è emersa recentemente come un interessante target per lo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali ad elevato indice terapeutico.
In una nostra recente pubblicazione paragonando i tessuti di pazienti con tumore della vescica e sani, abbiamo identificato gruppo RNA non codificanti specifici per il cancro della vescica, chiamati T-UCR.
La maschera protettiva integrale si adatta al volto dell'utilizzatore; trova applicazione in ambito medico sanitario in cui può esservi contatto ravvicinato tra un paziente ed un medico ed in tutti quegli ambiti di possibile sovraffollamento sociale che, in caso di pandemia, possono portare al propagarsi di un virus.